Gabriele
28/09/2009 – 18/02/2010
Rodigo (MN)
Inutile dire quanto possa essere dura l’esistenza per molti di noi, un padre assente che nemmeno sa che una figlia esiste, una ragazzina vivace e un po’ribelle che ha fatto un po’arrabbiare una mamma che giovanissima assieme ai nonni si è rimboccata le maniche per crescerla…. Una storia simile a molte altre, la ragazzina cresce ,trova un bravo ragazzo e si sposa, dopo un anno all’età di soli 25 anni per caso” facendo dei semplici controlli scopre di avere un carcinoma papillare alla tiroide ,l’anatomo patologo da subito tranquillizza più grande di questa ragazza è però quella di non potere avere bambini. Intervento riuscito, dopo qualche mese per precauzione si agisce anche con un trattamento radioterapico che è un’ altra coltellata perchè per mesi non consente di avere gravidanze ,con la pastiglia e passati quei giorni lunghissimi di ricovero in isolamento agli Ospedali Civili di Brescia la vita torna a fare il suo corso nell’attesa di poter realizzare il grande sogno… Il grande sogno era il mio, all’ora ero giovane e credevo di aver pagato già’ abbastanza…. 8 marzo 2007 nasce Giada, una bimba buonissima e tranquilla, con la maternità raggiungo l’apice della gioia,cosi’2 anni dopo decidiamo di dare a Giada un fratellino, in cuor mio ero sicura sarebbe arrivato il maschietto dei miei sogni… Il 28 settembre 2009 nasce lui ,il nostro piccolo Gabriele, uno scricciolino di 2,790 Kg, con lui tutti i miei sogni si sono realizzati, come mamma, come moglie e come donna, fino ad allora mi sono sempre sentita una donna sfortunata ma in quel breve periodo tutto era diventato il nulla rispetto alla gioia che ho avuto la fortuna di vivere. Gabriele era un bimbo buono, con gli occhioni scuri molto profondi, cresceva a vista d’occhio tra le coccole della sua sorellina che lo prendeva in giro chiamandolo ”uomo pelato”. Peccato che non avevamo idea che tutto sarebbe finito presto… Sono qui a raccontare la nostra storia,la storia di un bimbo che anche se è rimasto con noi per poco tempo ha lasciato tanto amore, ma soprattutto mi ha insegnato tantissime cose… Il 18 febbraio tutto è finito, in un attimo lui non c’era pie ci siamo ritrovati sbalzati in un dolore cosi grande da togliere il fiato, ci siamo trovati soli, attorno a noi avevamo la famiglia, parenti, amici, ma soli con il nostro fardello che nessuno poteva alleggerirci. Per molto tempo ho creduto di non farcela, mi sentivo mangiata dentro giorno dopo giorno un pezzettino alla volta ,volevo smettere di pensare a tutto, ho sperato di morire infinite volte… Non mi lavavo, mangiavo schifezze e provavo disgusto per me, per quella madre che non aveva saputo fare nulla per suo figlio, era mio dovere proteggerlo e non mi sono accorta di nulla. Gianluca mio marito nonostante fosse straziato dal dolore da subito è riuscito a prendere in mano la situazione, si occupava di tutto, mentre io egoisticamente ho pensato solo a me, mi sentivo in diritto di distruggermi, non mi ricordo per esattezza quando, ma un giorno qualcosa è cambiato, come madre avevo degli obblighi, Gabriele non era più con noi, ma la sua sorellina si. Lei allora aveva 3 anni, cercava Gabri in continuazione, dentro di lei a suo modo stava vivendo il suo dolore, ma anche il dolore dei suoi genitori, lei aveva il diritto di avere una mamma e una famiglia che nonostante la sofferenza andasse avanti. L’elaborazione del lutto è stata faticosa, appena mi sentivo di aver fatto un passo in avanti poco dopo mi sentivo come se ne avessi fatti 100 indietro, ma lei mi guidava verso la vita anche quando avrei voluto solo chiudere gli occhi. Qualche mese dopo con grande sorpresa è arrivato un miracolo, un’altra gravidanza, una nuova vita e 10 giorni prima del primo anniversario di Gabriele nasce Emanuele, solo in quel momento ho realizzato che potevo essere ancora felice nonostante tutto… Non sono mancate le ansie e le paure per questo bambino ma la grande gioia ha vinto su tutto.
Ora dopo 6 anni esatti da quel maledetto giorno qui con noi c’ è anche la piccola Viola di 3 anni, abbiamo una famiglia numerosa in cui mancherà sempre Gabriele.
Spesso quando guardo giocare i miei bambini mi immagino lui in mezzo a loro e non smetterò mai di chiedermi ogni giorno come sarebbe stato e quanto sarebbe meraviglioso poterli vedere tutti e 4 assieme.
Sveva R.
Mamma in cielo e in terra