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Prevention is a weapon, let’s not underestimate the risk!

Autori :¹S. Scopelliti
¹F. Diviccaro, ¹M. Diviccaro e ¹R. Fazio
¹ SUID&SIDS Italia

Prevention is a weapon. Let’s not underestimate the risk!

Nel 2022, con l’obiettivo di verificare il livello di conoscenza delle strategie di prevenzione SUDI/SIDS e di rilevare eventuali criticità, è stata realizzata un’indagine.
I dati raccolti evidenziavano importanti criticità sia sulla conoscenza di informazioni corrette e complete e sia sulla divulgazione dei messaggi da parte delle figure professionali.

Obiettivo 

L’incertezza che la condizione derivasse dal contesto dell’emergenza COVID o da importanti carenze comunicative, non derivanti dal contesto, ha evidenziato la necessità di proseguire con ulteriori approfondimenti.

Risultati

A fine giugno sono stati raccolti 233 questionari.
Il 96% dei bambini è stato vaccinato.
Il 42% dei caregiver sono stati o sono attualmente fumatori.
Il 14% dei genitori non ha ricevuto alcuna informazione sul sonno sicuro in nessuna circostanza.
Alla dimissione ospedaliera post-parto il 30% dei genitori ha ricevuto informazioni scarse incomplete, mentre il 45% non ha ricevuto informazioni.
Oltre il 70% degli intervistati non ha mai affrontato con il proprio pediatra di famiglia problematiche relative ai rischi derivanti da surriscaldamento, contesto del sonno, condivisione del letto, pericolo dei dispositivi di seduta.
Il 63% degli intervistati condivide la stessa superficie di sonno.

Materiali e Metodi

Tra il mese di Maggio e Giugno 2023 si è provveduto a divulgare lo stesso questionario, diffuso nel 2022, tra i genitori con bambini in età compresa tra 0/24 mesi.
Il questionario è stato promosso dai canali dell’associazione; dagli operatori sanitari e da altre figure. I dati sono stati riportati in un foglio EXCEL.

ABSTRACT
Conclusioni

Sulla base dei dati raccolti si è accertato che la carenza delle informazioni da parte dei genitori continua a essere diffusa. I genitori non attingono a informazioni chiare, complete ed esaustive.
L’elevata percentuale di genitori che condividono le stesse superfici per dormire inconsapevoli dei rischi dovrebbe farci riflettere sulla giusta comunicazione