Per ogni genitore un figlio arriva a completare a 360° gradi la propria vita, ognuno di loro  prospetta il proprio futuro di conseguenza a questo grande miracolo della vita.. 
Questa sezione del nostro sito desidera fornirti degli strumenti per garantire la salute del tuo bambino e proteggerlo adottando una prevenzione mirata.
E’ importante sapere che per favorire la salute dei bambini dalla nascita all’età adulta è possibile fare moltissimo nei “primi 1000 giorni di vita”.
Infatti nel periodo compreso tra il concepimento e i due anni di età, si pongono le basi per un adeguato sviluppo fisico e psichico del bambino.
Gli interventi di prevenzione, di protezione o di cura realizzati con tempestività in questa primissima fase della vita portano a risultati di salute positivi a breve, medio e lungo termine, non solo per il bambino e l’adulto che sarà, ma anche per i genitori, la comunità e le generazioni future:
– il controllo e la riduzione di potenziali fattori di rischio per le malformazioni congenite
– l’importanza degli stili di vita e di una nutrizione adeguata per la mamma, il neonato, il bambino
– un parto assistito correttamente
– gli screening neonatali per la diagnosi precoce di patologie
– le vaccinazioni
– l’importanza della lettura al bambino fin dai primi mesi di vita
– un’adeguata stimolazione neurosensoriale con interventi precoci in caso di disturbi evidenziati agli screening
rappresentano esempi di un insieme di azioni che è possibile adottare in questa finestra temporale, per tutelare e migliorare le condizioni di salute del bambino con effetti duraturi anche in età adulta. 
Questa prima finestra di sviluppo del bambino è caratterizzata dalla costruzione degli organi, in primo luogo del cervello, e delle relative funzioni, che nella loro plasticità possono risentire dell’esposizione a un ampio spettro di fattori, positivi o negativi, in molti casi controllabili.
Alcuni difetti del metabolismo e l’obesità in età adulta, ad esempio, possono essere fortemente influenzati da:
– un’errata alimentazione in gravidanza
– mancato allattamento al seno o dall’esposizione a sostanze tossiche o inquinanti ambientali.
Inoltre, lo sviluppo delle competenze cognitive e socio-relazionali del bambino dipende molto dalla qualità della relazione con i genitori e con l’ambiente che lo circonda.
L’impegno, anche delle istituzioni, per promuovere l’importanza dei primi 1000 giorni di vita, rappresenta quindi una priorità di salute pubblica, anche in considerazione dei possibili esiti a medio e lungo termine.
In tal senso è stato predisposto per iniziativa del Ministero della Salute un documento tecnico con l’obiettivo di mettere a fuoco le principali azioni preventive, di provata efficacia, che possono essere adottate dai genitori e dai caregiver, con l’aiuto degli operatori sanitari, nonché recepite nelle politiche nazionali e locali, utili a ridurre i fattori di rischio e a rafforzare i fattori di protezione in questa delicata fase della vita.

il mio bambino 0/12 mesi 

Non ci vuole molto per acquisire le competenze di un bravo genitore, sarà proprio il tuo bambino a fornirti  informazioni importanti. Ti farà capire come gli piace essere tenuto in braccio e confortato, quando ha fame e quando ha sonno, ecc. Questa sezione affronta le domande e le preoccupazioni più comuni che sorgono durante i primi mesi di vita e ti fornirà la cultura del Sonno Sicuro.

IL MIO BAMBINO 12/24 MESI

Dopo il primo anno si muovono i primi passi ( anche se qualcuno lo fa già) siamo comunque  in una fase in cui il bambino  diventa più sicuro e agile. Cominciamo anche a dire qualche parolina per poi arrivare ai due anni per formulare le prime frasi. Inizia anche a identificare forme e colori. Imiti quello che fanno gli adulti: parla al telefono, imbocca una bambola, finge di cucinare, ecc. Vuole fare tutto da solo!

IL MIO BAMBINO 24/36 MESI

Ormai ha sviluppato diverse competenze motorie, possiede un linguaggio ricco di vocaboli pur se caratterizzato ancora dalla presenza di qualche sostituzione di suoni o forme grammaticali .
Il bambino  è maggiormente predisposto al gioco con i coetanei, non condivide più solo lo spazio ma anche i materiali e le attività. Ricerca l’affetto degli adulti e lo dimostra nei confronti dei bambini più piccoli.

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