Authors: ¹S. Malaspina, ²A. Vigo, ³S. Scopelliti, ⁴S. Noce
¹ Department of Hygiene and Public Health City of Turin;
² SC Pediatria ASL Cuneo 2,
³ SUID&SIDS Italia,
⁴ Center for Pediatric Sleep Medicine and SIDS
The targeted prevention of unexpected infant death (SUID):
an experience from Piedmont Region, Italy
Dal 2004 la Regione Piemonte ha una attiva sorveglianza epidemiologica SUID attraverso il Centro SIDS regionale di riferimento, sito presso l’Ospedale Pediatrico Regina Margherita di Torino, e i Servizi sanitari pubblici regionali. L’attività di sorveglianza ha dimostrato che i bambini nati in famiglie straniere sono ad alto rischio SUID. Questa categoria di bambini è probabile a causa delle situazioni di povertà, svantaggio sociale e
isolamento più difficilmente raggiungibile dalla sanità sistema e da programmi di prevenzione di base. Un intervento mirato è stato quindi pensato con l’individuazione e segnalazioni di tali situazioni.
Metodi
I reparti di neonatologia e il Centro SIDS dell’ ospedale pediatrico identifica e segnala i neonati a rischio al referente SUID dei servizi sanitari pubblici locali. In particolare, oltre alla ben nota categoria
fratelli neonati di bambini morti di SIDS, loro
evidenziano quei bambini che, oltre a presentare
particolare rischio clinico che potrebbe determinare un improvvisa e inaspettata morte , provengono da famiglie socialmente fragili.Successivamente avviene il contatto con la famiglia
attraverso il referente SUID locale; si organizzano visite a domicilio
valutare il contesto di vita e gli interventi sono
preparati a rimuovere le condizioni di rischio, ad esempio attraverso l’attivazione dei servizi sociali e attraverso il sostegno dell’associazione genitori SUID&SIDS.
Risultati
Sono stati effettuati 69 interventi su casi di familiarità per SIDS e altre situazioni di fragilità e media pro
anno di casi seguiti è progressivamente aumentato nel tempo.
Dott.ssa Silvana Malaspina e Sonia Scopelliti Presidente SUID & SIDS Italia
Conclusioni
L’intervento preventivo nei pochi casi effettuati ha dato buoni risultati ma sono ovviamente necessarie ulteriori osservazioni per trarre qualche indicazione da questa attività di prevenzione ancora in corso
Dott.ssa Silvana Malaspina
Department of Hygiene and Public Health City of Turin
SPERANZE PER IL FUTURO
È auspicabile che il programma di prevenzione mirato in
il futuro può essere esteso a tutti i neonati con famiglia specifica
e/o vulnerabilità socio-ambientali, oltre a
coloro che vengono indirizzati al centro di riferimento regionale dovuto
ai fattori di rischio clinico. Tuttavia, ciò richiederà di più
risorse finanziarie e umane, nonché diffuse
programmi di formazione sia per il personale laico che per quello sanitario che
possono incontrare queste situazioni a vario titolo.